Bambine e bambini: quali diritti? quale futuro?
Oggi è la giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, si celebra l’approvazione della Convenzione Onu che ha posto il quadro legale per il riconoscimento e la tutela dei più piccoli e per la definizione dei doveri degli adulti e delle istituzioni nei loro confronti. Ma a che punto stiamo oggi?
Tutti concordano sul fatto che gli anni dell’infanzia sono fondamentali per lo sviluppo cognitivo, per l’acquisizione di saperi, per il consolidarsi dell’autostima, per la capacità di relazionarsi agli altri e di proiettarsi nel futuro. Il punto di partenza non è, però, uguale per tutti; dipende dalle condizioni sociali, economiche, culturali, dalle disuguaglianze strutturali ancora molto marcate nel nostro paese.
Come ricorda il Rapporto 2024 di Caritas Italiana su povertà ed esclusione sociale in Italia “la questione delle povertà minorili è una questione di mancate opportunità” ed è strettamente connessa al mancato sviluppo della “capacità di aspirare” intesa come “la capacità di orientarsi nel presente immaginando un futuro più desiderabile, gettando così ponti verso di esso” (Arjun Appadurai).
L’indagine di Save the Children Domani impossibili (2024), condotta su un campione di studenti tra i15-16 anni mostra che chi proviene da contesti familiari deprivati è di fatto fortemente condizionato, in negativo, sulla propria visione di futuro. Il 67,3% di loro, ad esempio, teme di non riuscire a trovare un lavoro dignitoso e non sfruttato (vs 35,8% dei compagni più benestanti) e poco più della metà (54,7%) è convinto di riuscire a realizzare quello che desidera (vs. 74,9%)
Come Caritas abbiamo il mandato di scardinare questo sistema di disuguaglianze e di interrompere la trasmissione intergenerazionale delle povertà costruendo opportunità culturali, relazionali, educative gratuite per le bambine e i bambini in più svantaggiati. Alleandoci in comunità educanti con le istituzioni, le agenzie educative e tutti coloro che desiderano mettere al centro mettere al centro l’interesse dei più piccoli, ci impegniamo per garantire il rispetto dei loro diritti, a tutti i livelli e in tutti i contesti.
Con Officina Futuro lavoriamo sul diritto all’immaginario e sul protagonismo dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze. Attraverso laboratori artistici, incontri, spettacoli li accompagniamo nella scoperta di mondi altri e nell’assunzione di un ruolo attivo all’interno delle comunità in cui vivono.
Grazie alla campagna di contrasto della povertà educativa Occhio al Futuro! dall’inizio del 2022 è stato possibile sostenere 2.165 minori in povertà: hanno ricevuto libri di letteratura, materiale scolastico e hanno avuto accesso allo sport, alle arti, ad attività educative e ricreative da cui sarebbero rimasti esclusi per mancanza di mezzi.