Centri servizi e accoglienza nelle comunità di Villafranca e Domegliara
Parola d’ordine: decentrare. Perché per il mondo dei senza dimora, la città di Verona è attraente, è più adatta per trovare servizi di base come mense e docce, offre molte più possibilità. Però ad un certo punto il sistema va in tilt, lo Sportello unico del Comune di Verona esaurisce i posti a disposizione e chi arriva per chiedere un posto letto nei mesi del freddo non riesce a trovarne e, anzi, si vede costretto a dormire in strada.
Anche in questo inverno, si sono ripetute scene già viste in passato, con liste d’attesa per mancanza di posti letto, ma stavolta Caritas diocesana veronese non ha voluto farsi trovare impreparata. E così nei mesi è stata trovata la soluzione di decentrare i servizi per i senzatetto sui territori. Nelle ultime settimane sono stati, infatti, aperti due nuovi centri di accoglienza e centri servizi sui territori. Stiamo parlando di due piccole strutture che permettono di accogliere persone in difficoltà sui territori di provincia, togliendo alla città il peso delle tante persone in difficoltà che arrivano a chiedere aiuto allo Sportello unico. Il tutto in un progetto svolto in collaborazione tra Caritas Verona, attraverso la sua opera segno Il Samaritano, l’Ambito Territoriale 4 di Verona (che copre i costi dell’operazione) e altre organizzazioni del terzo settore.
Sono state aperte una struttura a Villafranca di Verona e una a Domegliara.
Centro Servizi e Accoglienza Villafranca: LINK CON ORARI E INFORMAZIONI
La struttura di Villafranca, per massimo sette persone in emergenza, è a carico della parrocchia, che ha messo a disposizione un immobile, ed è gestito da operatori di Caritas diocesana. Tra l’altro qui, la caratteristica principale riguarda proprio il fatto che gli operatori notturni della struttura sono i cosiddetti peer operator, cioè ospiti senza dimora che vivono al Samaritano e che sono in un percorso di uscita e di reinserimento nella società, e quindi sfruttano l’occasione anche per avere un contratto di lavoro.
A Villafranca, dove la parrocchia ha messo a disposizione i volontari e uno spazio vicino alla chiesa di San Rocco, c’è una progettualità che in quella zona vede collaborare dal 2020 le due parrocchie, l’Emporio della solidarietà e il Centro di ascolto della Caritas locale, insieme ai frati cappuccini. A Villafranca di Verona funziona un Centro servizi per la grave marginalità, che serve da monitoraggio per le persone fragili della zona e come collettore dei vari bisogni. Accanto ad esso, c’è un Centro diurno per la grave marginalità e uno spazio di accoglienza. Infine, nella canonica di Tormine è stata attivata un’accoglienza per l’emergenza abitativa. Anche questi progetti funzionano grazie alla stretta collaborazione con tutte le entità della chiesa locale, Caritas diocesana veronese e l’ente pubblico dell’Ambito 4.
Centro Accoglienza Domegliara
La realtà di Domegliara è gestita in collaborazione con l’associazione Comunità dei Giovani – Oltre il confine di don Paolo Bolognani, insieme alle cooperative Spazio Aperto e Valpolicella Servizi. Qui è l’associazione di don Paolo ad aver messo a disposizione l’immobile e che gestisce direttamente le accoglienze, con Caritas che ha aiutato e sostenuto l’associazione nel portare avanti la progettualità.
Punti di forza del progetto
Le comunità si prendono carico delle povertà che hanno sotto casa, per evitare che la città di Verona diventi satura e non abbia la forza per occuparsi di tutte le persone in cerca di aiuto. Poi è giusto che le persone che vivono nella grave marginalità possano creare delle relazioni sociali e delle reti sul territorio di appartenenza, visto che troppo spesso la loro povertà non è solo materiale. E infine c’è l’aspetto più importante per Caritas: animare le comunità parrocchiali. E attraverso le accoglienze e lo “stare” con chi si trova in un periodo di difficoltà, le comunità possono sperimentare la concretezza del Vangelo.