Emergenza Libano
Il conflitto in corso in Libano ha raggiunto un punto critico, con oltre 3.000 morti registrati dall’8 ottobre 2023 – il 58% in più rispetto ai 1.900 decessi avvenuti durante il conflitto del 2006. Le persone sfollate sono circa 1,3 milioni, sia all’interno del Libano che nei Paesi vicini, il 33% in più rispetto al numero degli sfollati del 2006.
Il settore sanitario continua ad essere colpito, con strutture, personale e risorse sempre più attaccati, mettendo a dura prova un sistema sanitario libanese già fragile. Nel frattempo, il settore educativo, che ha dovuto affrontare gravi difficoltà con almeno il 60% delle scuole pubbliche utilizzate come rifugi – e quasi 400 scuole chiuse a causa dell’insicurezza o dei danni subiti, ha ora iniziato gradualmente a riaprire le porte agli studenti.
L’UNRWA segnala che, mentre i suoi servizi di acqua e sanità a Tiro sono attualmente operativi, esiste un rischio significativo di carenza di carburante. Il pompaggio dell’acqua sta funzionando a livelli minimi, evidenziando l’urgenza di garantire le consegne di carburante entro la prossima settimana per sostenere il funzionamento delle strutture idriche nei campi profughi palestinesi di Tiro.
Vittime e sfollati
- Oltre 3.100 persone sono state uccise (tra cui 192 bambini e 589 donne) e 13.819 sono rimaste ferite, secondo le autorità nazionali, dall’8 ottobre 2023.
- Al 7 novembre, l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni ha riferito che 875.180 persone sono state sfollate all’interno del Libano dall’8 ottobre 2023 a causa dei nuovi sfollamenti causati dai continui attacchi aerei e dagli ordini di evacuazione in tutto il Paese.
- Tra le persone sfollate internamente, 191.823 si trovano in 1.135 rifugi approvati, dei quali 1.022 (90%) sono al massimo della capacità.
- Si stima che 473.000 persone (29% libanesi e 71% siriani) abbiano attraversato il confine con la Siria dall’inizio dell’escalation delle ostilità, secondo UNHCR/SARC. UNHCR ha identificato 28.350 cittadini libanesi arrivati in Iraq.
Caritas Italiana collabora con Caritas Libano sin dagli anni ‘90, in risposta ai tanti bisogni di un Paese tormentato da guerre e crisi politiche e sociali. In questa nuova drammatica fase, Caritas Italiana segue costantemente l’evolversi della situazione e sostiene i progetti di Caritas Libano. Ad oggi sono state realizzate le seguenti attività:
- sostegno finanziario a Caritas Libano, con un primo contributo di 30.000 euro per l’assistenza agli sfollati e l’allestimento di un team di emergenza e un secondo contributo di 100.000 euro per il finanziamento dell’attuale piano di risposta.
- Supporto tecnico e formativo ai giovani volontari di Caritas Libano, che sin dai primi giorni dell’emergenza sono intervenuti a favore degli sfollati e delle tante famiglie rimaste isolate .
- Partecipazione all’attività di coordinamento con la rete Caritas Internationalis, attraverso teleconferenze, meeting, invio regolare di aggiornamenti.
- Elaborazione e diffusione di materiale comunicativo.
- Apertura di una raccolta fondi ad hoc con causale “Emergenza Libano”
- Adesione alla petizione on line per il Cessate il fuoco umanitario e l’ampliamento dei canali umanitari firmata e sollecitata da Caritas Gerusalemme, Caritas Internationalis, Caritas MO.NA. Per aderire: chng.it/SxNdmDBwCG
È possibile contribuire agli interventi della Caritas in Libano facendo un bonifico a:
Causale: Emergenza Libano
ASSOCIAZIONE DI CARITÀ SAN ZENO ODV ETS
BANCA ETICA
IBAN: IT 40 Z 05018 11700 000017091380
14 Novembre 2024