Gli Empori di Sona Sommacampagna e Verona Est si rilanciano
Grande giornata di rinnovi di protocolli di intesa tra amministrazioni pubbliche, associazioni del terzo settore e Chiesa di Verona per quel che riguarda due importanti Empori della Solidarietà della diocesi scaligera: Sona Sommacampagna e Verona Est.
Proprio alla vigilia dell’VIII Giornata Mondiale dei Poveri, all’Emporio della Solidarietà di Verona Est (vedi foto in alto) erano presenti, oltre a Caritas Diocesana, anche le parrocchie dell’unità Pastorale S.Michele-Montorio, il Comune di Verona e l’Istituto Comprensivo San Michele-Madonna di Campagna. L’Emporio rimane per la zona est di Verona una realtà importante del territorio, che da anni sostiene le famiglie in necessità economica grazie all’impegno quotidiano di oltre cinquanta volontari. Questo Emporio, tra l’altro, da un anno lavora in rete sul territorio per contrastare la povertà minorile attraverso il Progetto Occhio al futuro. I partner alla firma hanno dichiarato che “il valore del servizio sta nel creare dentro la città relazioni tra persone che si sostengono. La fatica di organizzare, recuperare cibo, ingaggiare volontari e risorse per mettere insieme il servizio è ampiamente ripagata dalla opportunità di persone che incontrano altre persone e che si mettono in relazione tra loro”.
In Comune a Sommacampagna c’erano oltre 70 persone della comunità, a fianco delle istituzioni pubbliche e religiose: sindaci, assessori al sociale di entrambi i Comuni coinvolti, gli otto parroci del protocollo, le undici associazioni del territorio (sportive, culturali e di assistenza), oltre che ovviamente Caritas diocesana veronese.
Anche a Sona e Sommacampagna, quello dell’Emporio è un progetto di comunità per promuovere la solidarietà nei territori della zona. Infatti, i parroci e i sindaci all’unisono (vedi foto sotto) si dicono molto soddisfatti di questo bellissimo progetto di Caritas: “Firmare il rinnovo del protocollo di intesa è un piccolo gesto ma con un grande valore di carità. Ringraziamo di cuore lo spirito di collaborazione dei tanti volontari che letteralmente “fanno l’Emporio”. I Comuni non possono fare a meno della rete solidaristica rappresentata dalla comunità, così come della collaborazione e co-progettazione con enti del Terzo Settore e Associazioni. Il nostro Emporio della Solidarietà non parla di numeri, ma di volti e di storie di prossimità che, come ci hanno raccontato anche oggi le volontarie, con il nostro contributo possono avere sorti diverse, di riscatto e rinascita”.