Il Samaritano che si “sporca le mani”
Mi ha colpito, appena giunto a Verona, scoprire che il soggetto della Chiesa in favore delle gravi
marginalità non si chiami “il buon Samaritano”, ma semplicemente “il Samaritano”». Esordisce in questo modo il vescovo di Verona, mons. Domenico Pompili, nella presentazione dell’assemblea dei soci della coop Il Samaritano, opera segno di Caritas diocesana dedicata alla grave marginalità.
Continua il vescovo: «Vero è che il nome più dell’aggettivo fa la sostanza. In questo caso “il Samaritano” fa risaltare le caratteristiche originali dell’agire ecclesiale, chiamato a dar volto a quella figura sorprendente, tratteggiata da Gesù senza aggettivo al cuno (Luca 10,25-37).