“La storia di Betta: una e tutte noi”. Celebrare l’8 marzo con arte e parole

In occasione della Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne 2025, Verona si prepara ad accogliere un evento a cura di Rete Donna e Casa di Ramia, un’esperienza che fonde arte, narrazione e riflessione, nell’ambito degli eventi promossi dal Comune di Verona per questa giornata. Sabato 15 marzo, dalle ore 16, la Sala Birolli (Via Macello, 17) e il cortile circostante diventeranno il palcoscenico di “La Storia di Betta”, figura femminile nata da un’esperienza di racconto collettivo. Attraverso una performance artistica (canti, danze e pitture) e narrativa che celebra la forza e la complessità dell’essere donna, Betta prenderà vita e dialogherà con le partecipanti mostrando i suoi molteplici volti.

Nascita di un’idea: il laboratorio di narrazione e scrittura condivisa a Casa Santa Elisabetta

L’evento trae origine dal laboratorio di narrazione e scrittura condivisa a Casa Santa Elisabetta, un progetto che ha visto la collaborazione di diverse realtà e figure professionali. Maria Livia Alga, dell’Università di Verona, la filosofa Giannina Longobardi del circolo Diotima, l’insegnante Jamila L., donna che abita la casa e promotrice del laboratorio, hanno guidato un percorso di narrazione e scrittura all’interno di Casa Santa Elisabetta, un luogo di accoglienza e supporto per donne in difficoltà. Un percorso che nell’ultimo anno si è evoluto, con la partecipazione di operatrici, volontarie ed ospiti delle case di accoglienza che fanno parte di Rete Donna e con il prezioso contributo di Casa di Ramia, centro interculturale delle donne, ed ha portato alla creazione di Betta e all’ideazione di performance artistiche che daranno vita alla storia di Betta.

Il nome Betta, che richiama sia la casa (Santa Elisabetta) che la parola araba بيت (bayt) che significa casa, simboleggia l’accoglienza e la protezione. Betta è un’opera collettiva, nata dalle mani e dalle idee di alcune donne attive in Rete Donna e a Casa di Ramia.

La particolarità di Betta è la sua molteplicità di volti, ogni volto rappresenta una storia, un’esperienza, un’emozione delle donne che hanno partecipato al laboratorio. L’installazione e la performance di Betta vogliono così celebrare la diversità e la ricchezza delle espressioni femminili, superando stereotipi e rappresentazioni univoche.

“La Storia di Betta” non sarà solo un’installazione statica, ma un evento performativo che coinvolgerà danzatrici, coriste, artiste e lettrici di testi elaborati durante il laboratorio. Il pubblico sarà invitato a partecipare attivamente, attraverso piccoli gesti e momenti di condivisione, diventando parte integrante dell’opera.

L’evento si terrà presso la Sala Birolli (in Via Macello, 17) e nel cortile circostante e costituirà uno spazio di incontro e condivisione, dove celebrare la Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne 2025 in modo creativo e partecipativo.

L’evento è aperto a tutta la cittadinanza e rappresenta un’occasione per riflettere sul ruolo delle donne nella società, per ascoltare le loro storie e per celebrare la loro forza e resilienza. ” La storia di Betta: una e tutte noi ” è un invito a guardare oltre le apparenze, a scoprire la bellezza e la complessità di ogni donna, e a costruire insieme un futuro di uguaglianza e rispetto.