Attraverso una convenzione con la Prefettura di Verona, Caritas Diocesana Veronese, attraverso Cooperativa Sociale Servizi e Accoglienza Il Samaritano ONLUS, accoglie giovani richiedenti protezione internazionale per un totale di 120 posti messi a disposizione.
Da aprile 2019, Caritas Veronese ha investito risorse proprie e si è unita in una Associazione Temporanea d’Impresa con altre cooperative che condividono lo stesso pensiero e la sua stessa mission tra cui la Cooperativa “I Piosi”, la Cooperativa “Filo Continuo”, l’Associazione Villa Buri e la Cooperativa “Babel”, garantendo così una continuità nell’accoglienza sul territorio scaligero.
Come opera Caritas Diocesana Veronese
La prima accoglienza viene realizzata presso una struttura da 20 posti letto sita in via Bacilieri a San Massimo (Casa Madonna di Guadalupe, inaugurata nel 2023) che fornisce risposte e accompagnamento sui seguenti aspetti fondamentali:
- Aspetto materiale: vitto, alloggio, vestiario, regole, bicicletta;
- Aspetto burocratico: documentazione, ricostruzione dello storico di ciascun ragazzo, carte per uffici pubblici, codice fiscale, libretto sanitario, curriculum vitae;
- Aspetto sanitario: screening completo, monitoraggio continuo, controlli mensili, visite specializzate al bisogno;
- Aspetto scolastico: alfabetizzazione con la Scuola di italiano del Samaritano, iscrizioni a scuole esterne per i ragazzi che vivono da più tempo in Italia e raggiungono buoni livelli di lingua.
A cui si aggiungono:
- Progetti individuali su ciascun ragazzo;
- Lavori socialmente utili con il Comune di Verona.
Fase 2 – il coinvolgimento delle parrocchie
Dopo la prima fase di accoglienza, Caritas Diocesana Veronese, attraverso la Cooperativa Sociale Servizi e Accoglienza Il Samaritano ONLUS, ha accolto l’appello di Papa Francesco.
Il progetto di accoglienza che viene proposto alle parrocchie o alle comunità religiose prevede la “presa in carico”, sul piano economico, delle relazioni e del percorso di integrazione, di un piccolo gruppo di persone (dai 3 ai 5 uomini adulti) richiedenti protezione internazionale, provvedendo ad ospitarli in una struttura abitativa di proprietà, data in comodato o presa in locazione (affitto) e affiancando e accompagnando queste persone nel percorso di inserimento ed integrazione nel nostro territorio.
Il progetto di accoglienza iniziato e sostenuto da Il Samaritano trova un naturale sbocco e completamento presso le comunità parrocchiali o religiose, attraverso un percorso di collaborazione reciproca e continuativa e la condivisione di progetti individuali per ciascun ospite.
Sul piano strettamente materiale la “presa in carico” significa assunzione dell’onere economico di mantenimento degli ospiti. Il Samaritano si fa carico continuativamente dei seguenti aspetti:
- Gestione dei rapporti amministrativi e istituzionali con la Prefettura;
- Accompagnamento nel processo di ottenimento della protezione internazionale;
- Monitoraggio della situazione igienico sanitaria;
- Costruzione di un progetto individuale condiviso con l’ospite e la comunità ospitante;
- Completamento del percorso di alfabetizzazione, elaborazione di corsi professionalizzanti e tirocini lavorativi.
Cosa fa la Parrocchia
- Trova una soluzione abitativa per 3 o 4 o 5 ospiti;
- Si fa loro compagna di cammino in un progetto che durerà dai 12 ai 18 mesi;
- Li coinvolge nella vita della comunità;
- Crea il tessuto connettivo tra ospiti e territorio;
- Contribuisce a costruire la loro autonomia (senza vincoli e promesse);
- Cammina insieme a loro.
Grazie al coinvolgimento della comunità, Il Samaritano riuscirà ad accantonare un importo, che andrà a costituire un Fondo di solidarietà.
Dal momento che la Prefettura considera concluso il progetto di accompagnamento del cittadino straniero al momento del riconoscimento dello status di protezione, Caritas Diocesana Veronese ha deciso di sostenere le persone oltre detto termine per ulteriori 6 mesi, accompagnandole in percorsi di ricerca lavorativa e di soluzioni abitative di lungo termine, oltre che continuando a fornire assistenza quotidiana.
Il costo di questi mesi sarà sostenuto direttamente da Il Samaritano, grazie al “Fondo di solidarietà” alimentato dal margine di gestione che si genera grazie alla presa in carico delle Parrocchie.