Progetto Unicore – Corridoi Universitari
In ottobre 2021 è stato attivato a Verona il progetto Corridoi Universitari che vede coinvolta l’Università di Verona, in collaborazione con Il Samaritano, vari istituti religiosi, il Cestim, la Diaconia Valdese, la comunità ebraica.
Il progetto Corridoi Universitari consiste nel rilascio di visti di ingresso per motivi di studio per studenti che siano titolari di protezione internazionale in Etiopia. La selezione da parte delle Università si basa su requisiti accademici e motivazionali all’interno di un bando che prevede l’iscrizione in Italia a corsi di laurea. Le Università provvedono all’inserimento del beneficiario nel contesto universitario e nel percorso di studi sostenendo i costi di vitto, alloggio e borsa di studio per gli studenti. Caritas italiana si impegna alla diffusione del bando nei paesi interessati, all’assistenza per le pratiche e i costi pre-partenza e all’organizzazione delle accoglienze in Italia. Le Caritas diocesane hanno l’importante ruolo di sostenere l’inserimento sociale degli studenti beneficiari del progetto, attraverso l’individuazione di un operatore diocesano e di famiglie tutor che rappresentano figure chiave per l’accompagnamento dei beneficiari nel percorso d’integrazione, ma anche di supporto: psico-sociale, nelle procedure burocratiche e sanitarie. Le Caritas diocesane si impegnano inoltre alla creazione di un tavolo locale multi-attori a supporto delle Università titolari del progetto.
Il progetto è stato avviato in via sperimentale nel 2019, grazie all’impegno di Caritas italiana, insieme al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’Unhcr, la Diaconia Valdese, il Centro Astalli, Gandhi Charity e una vasta rete di partner locali. Finora ha visto il coinvolgimento di molti atenei italiani che hanno messo a disposizione negli ultimi tre anni oltre 70 borse di studio. Tra questi c’è anche l’Università di Verona. La selezione degli studenti è basata sul merito accademico e la motivazione. I vincitori sono rifugiati provenienti principalmente da Eritrea, Somalia, Sudan, Sud Sudan e Repubblica Democratica del Congo.