Pronto Intervento Sociale

Si chiama Pronto intervento sociale (Pis), è obbligo dello Stato attivarlo come servizio sul suo territorio e deve garantire interventi urgenti rivolti ad ogni area di emergenza sociale: famiglia, minori, anziani, senza  dimora, immigrati, donne vittime di violenza. Si tratta di un vero servizio sociale d’urgenza, che ha trovato un livello attuativo concreto con la legge di bilancio del 2022, e che l’Ats Ven 20 ambito territoriale sociale 1 e 2 ha attivato quasi un anno fa, con capofila il Comune di Verona.

Il Pis è un progetto pubblico di ambito territoriale, fa parte dei cosiddetti livelli essenziali di assistenza, e nell’Ats Ven 20, che vede presenti Verona e altri trentacinque comuni del sudest veronese, è stato assegnato con un bando ad una serie di cooperative che si sono unite in una associazione temporanea di impresa, con capofila Il Samaritano di Caritas diocesana.

Numeri

Da giugno 2023 a maggio 2024 (primo anno di attuazione del progetto) sono oltre 200 gli interventi del Pis di cui più della metà sono in favore di minori stranieri non accompagnati, 114 per la precisione, 22 le donne, 18 i nuclei familiari con minori, 21 minori, 4 uomini soli.

I numeri dicono che le emergenze sono molteplici. Un fenomeno in continuo aumento è quello dei minori stranieri non accompagnati rintracciati sul territorio o che si presentano direttamente in questura. Sono per lo più di maschi, perché per le femmine troppo spesso siamo in presenza di vittime di tratta o di violenza per le quali ci sono servizi appositi già presenti a Verona da tempo. Poi, altri esempi riguardano le persone o le famiglie che vengono sfrattate senza contratti regolari di affitto. E molto spesso di mezzo ci sono anche qui figli minori. Gli operatori del Pis intervengono ogni qual volta ci siano le condizioni giuridiche che determinano una fragilità: minori e over 65 o persone con problemi di salute fanno parte di queste categorie. Il tutto sempre tenendo in considerazione molte variabili come le condizioni climatiche, perché d’inverno l’emergenza è maggiore, o l’eventuale rete di supporto sociale che una persona potrebbe avere.

Quando e come funziona

Il servizio nei giorni feriali è diurno dalle 14 alle 22 e notturno dalle 22 alle 8 del mattino; mentre nei weekend è praticamente sempre attivo giorno e notte. Serve per essere a disposizione delle emergenze sociali negli orari in cui gli uffici di servizio sociale territoriale sono chiusi. Gli unici segnalanti sono le forze dell’ordine e i servizi sociali dell’ambito, che contattano gli operatori del Samaritano e li attivano.

E i privati cittadini possono attivare il Pis?

Se un privato cittadino volesse segnalare una persona in stato di grossa difficoltà, la deve segnalare ai servizi socio-sanitari o alle Forze dell’Ordine. Saranno loro poi a contattare il servizio Pis, che, solo dopo una attenta valutazione professionale, deciderà se intervenire.

I Pis legati a Caritas

Nell’Ats Ven 20 ambito territoriale sociale 1 e 2, il Pis è stato appaltato al Samaritano di Caritas Verona, in associazione con Fondazione don Calabria e le cooperative L’Albero e Comunità dei Giovani. Lo stesso servizio è partito nel 2024 anche nell’Ats Ven 21, per i venticinque Comuni del Distretto 3 Pianura veronese dell’Ulss 9 Scaligera, ambito territoriale sociale 3 con il Comune di Legnago capofila. In questo caso le cooperative coinvolte sono Aretè di San Pietro di Legnago, in associazione con le cooperative L’Albero, Nova società e la Fondazione Don Calabria, con Il Samaritano di Caritas che è coinvolto solo nell’ambito formativo.