Reddito di Libertà, un aiuto concreto per il contrasto alla violenza di genere
Nel mondo la violenza contro le donne interessa 1 donna su 3, cioè una donna su 3 ha subìto nel corso della vita una violenza fisica o sessuale per il solo fatto di essere donna. I dati Istat mostrano che in Italia il 31,5% delle donne ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale e le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner o ex partner, parenti o amici. Di fronte ad un quadro così preoccupante, una risposta fondamentale è rappresentata dai centri antiviolenza, che svolgono attività di prevenzione e protezione. Sempre l’Istat informa che nel 2023 le donne vittime di violenza hanno potuto contare su 404 Centri Antiviolenza (CAV), distribuiti per il 36,9% nel Nord, per il 31,4% nel Sud, per il 21% nel Centro e il restante 10,6% nelle Isole.
Le donne seguite da un centro antiviolenza ufficialmente riconosciuto e in condizioni di bisogno economico, possono beneficiare del Reddito di Libertà, una misura nazionale cumulabile con altre misure di sostegno al reddito che ha l’obiettivo di accompagnare le donne che hanno subito violenza in un percorso di autonomia per sé, ma anche per le proprie figlie e i propri figli.
L’intervento prevede l’erogazione di un assegno mensile fino a 500€ per un periodo massimo di un anno. Fino al 18 aprile 2025 sarà possibile ripresentare domanda di contributo per le donne che ne avevano fatto richiesta lo scorso anno ma che si erano viste rifiutare l’aiuto per insufficienza dei fondi mentre, a partire dal 19 aprile 2025, sarà possibile presentare nuove domande di Reddito di Libertà per tutte. La richiesta deve essere effettuata attraverso i Comuni di residenza che provvederanno all’inoltro all’INPS.
Questa misura, nonostante i fondi spesso insufficienti e le complessità burocratiche che si possono incontrare, è utile per riconoscere l’importanza del supporto economico a favore dell’emancipazione delle donne vittime di violenza.
E’ possibile trovare questi ultimi aggiornamenti arrivati con la circolare INPS n. 54 del 5 marzo 2025 anche all’interno dello strumento Ehilapp!.
Per approfondimenti sul fenomeno: https://data.unwomen.org/global-database-on-violence-against-women