Terremoto in Myanmar. Caritas Verona promuove una raccolta fondi

Alle diseguaglianze socioeconomiche, alla fortissima instabilità politica, alla presenza di diversi eserciti irregolari, ai regolari scontri a mano armata, si innesta questa nuova emergenza umanitaria.

Il 28 marzo 2025, alle 12:50, un potente terremoto di magnitudo 7,7 ha colpito il Myanmar centrale con epicentro vicino a Sagaing, circa 34 chilometri a nord della città. Il terremoto ha avuto un forte impatto nelle principali città, tra cui Yangon, Mandalay, Naypyidaw, Sagaing, Aungpan, Bago, Kalay, Magway, Kyaukse, Muse e Yinmapin e alcune parti di Shan East e Taunggyi. Di conseguenza, ci sono stati danni significativi ai servizi pubblici e alle infrastrutture quali monasteri, moschee, pagode, seminari e chiese, scuole, ospedali, banche, alberghi, aeroporti, edifici residenziali, ponti, strade ad alta percorrenza. La fornitura di elettricità e le telecomunicazioni sono rimaste interrotte in molte regioni del Myanmar. I gruppi di volontariato, la popolazione locale e le organizzazioni non governative presenti sul posto hanno effettuato le operazioni di evacuazione e di monitoraggio per valutare la portata e l’impatto dei danni. Le autorità hanno cominciato a valutare i danni e coordinano gli sforzi di risposta all’emergenza.
Il terremoto è arrivato senza preavviso, causando distruzioni diffuse e colpendo gravemente i civili che non hanno avuto il tempo di prepararsi. L’impatto si è esteso ai Paesi limitrofi – Tailandia e Bangladesh – con forti scosse in alcune parti della Cina e dell’India.
Le strade e le vie di comunicazione sono danneggiate o interrotte e gli spostamenti verso le località colpite sono limitati. Il terremoto ha provocato interruzioni di corrente e ha interrotto le linee di comunicazione. I dettagli su feriti e morti sono ancora in fase di identificazione, al momento si parla di 1.700 morti ma il numero è purtroppo destinato a salire. I soccorritori sono ancora al lavoro per salvare i superstiti, evitare possibili epidemie, liberare i primi detriti.

La rete Caritas si attiva
L’ufficio nazionale KMSS (KMSS, Karuna Mission Social Solidarity) e gli uffici diocesani hanno attivato e mobilitato il team per assistere la diocesi di Mandalay più colpita. L’ufficio nazionale si sta coordinando con la diocesi KMSS-Mandalay per il piano di valutazione e risposta rapida dei bisogni. Già 4 ore dopo il terremoto, l’ufficio nazionale ha organizzato un incontro per una prima valutazione dei bisogni. La diocesi KMSS-Mandalay si sta coordinando con le autorità locali, la Commissione della Chiesa, i leader religiosi e altri gruppi di beneficenza e attori locali per la valutazione e per concordare le risposte più urgenti. I dati e le cifre sono difficili da verificare nelle condizioni attuali, con difficoltà nella raccolta dei dati dovute a problemi di telecomunicazione e limitazioni di accesso. L’ufficio nazionale si sta preparando per inviare operatori per assistere la diocesi di Mandalay interessata. Il team di supporto alla risposta all’emergenza dell’ufficio nazionale è in continuo coordinamento con la diocesi di KMSS-Mandalay, epicentro del terremoto.

Caritas Italiana è in diretto contatto con KMSS – attraverso il Servizio Asia Oceania –, ha espresso vicinanza alla popolazione colpita e si è confermata disponibile a dare supporto in coordinamento con i diversi attori, per una risposta unitaria.

È possibile contribuire agli interventi di Caritas per questa emergenza specificando nella causale “Terremoto Myanmar” attraverso:

Per maggiori informazioni

Telefono 045 2379300 (dal lunedì al venerdì con orario 9:00-13:00 e 14:00-17:00);   

E-mail: donazioni@caritas.vr.it