Ucraina, due anni senza pace
Il 24 febbraio saranno due anni dallo scoppio della guerra in Ucraina. Due anni di violenze, di crisi economica, di incapacità da parte della comunità internazionale di trovare soluzioni alle controversie che non prevedano l’uso delle armi.
In questa situazione la comunità cristiana si è messa a fianco delle vittime e delle persone che hanno perso tutto o sono state costrette ad abbandonare la loro terra. Il lavoro di animazione e di accompagnamento da parte delle Caritas nazionali ucraine, di Caritas Italiana e delle Caritas diocesane è stato enorme.
6,4 milioni di persone sono rifugiate all’estero, 14,6 milioni hanno bisogno di assistenza, 3,7 milione gli sfollati all’interno del Paese. Caritas Italiana ha partecipato all’intervento della rete Caritas internazionale a favore di Caritas Ucraina e Caritas-Spes con servizi di accoglienza e di protezione, assistenza medica, kit igienici e alimentari, contributi in denaro. Vai alla scheda informativa con le infografiche.
Dei 24.325.914,15 euro raccolti (al 31 dicembre 2023), tra cui un milione da parte della CEI (fondi 8xmille), due terzi sono già stati spesi (15.690.744,38 euro). Il resto è destinato a progetti da realizzarsi nell’anno in corso e nei prossimi anni. Tra contributi spesi 4.926.879,91 euro sono andati a progetti di sostegno in Ucraina e Paesi limitrofi e 10.763.864,47 euro a progetti di accoglienza in Italia.
Dallo scoppio del conflitto molte diocesi italiane si sono impegnate per garantire un’accoglienza adeguata alle persone in fuga. Tante le attività organizzate a livello locale: accoglienza, raccolta beni di prima necessità, assistenza sanitaria, accompagnamento psicologico. Le strutture maggiormente utilizzate: appartamenti, parrocchie, famiglie, istituti religiosi, centri di accoglienza. Migliaia le persone accolte dalla rete ecclesiale italiana, attraverso il progetto “Apri Ucraina” promosso da Caritas Italiana. Il progetto ha coinvolto cento diocesi e ha permesso di accogliere oltre seimila persone. Da segnalare anche le vacanze solidali che hanno permesso a quasi 650 bambini ucraini (e ai loro accompagnatori) di trascorrere alcune settimane serene in Italia.
Tra queste diocesi, c’è anche Verona, che grazie a Caritas Diocesana Veronese ha dato vari tipi di supporto alle persone ucraine che hanno chiesto aiuto e accoglienza. Al link sotto è possibile vedere quale è stato il lavoro di Caritas Verona in questi due anni e come proseguono le accoglienze: CLICCA QUI
E’ possibile sostenere gli interventi di Caritas donando a:
Le offerte sono detraibili fiscalmente
- Banca Etica– IBAN: IT 40 Z 05018 11700 000017091380– (intestato a Ass. di Carità San Zeno ODV ETS)
- Banco Posta– C/C postale: 001006070856– (intestato a Ass. di Carità San Zeno ODV ETS)
- Donazione diretta presso Caritas Diocesana Veronese in L.ge Matteotti, 8 – Verona, dal lunedì al venerdì con orario 9:00-13:00 e 14:00-17:00 (le donazioni in contanti non sono detraibili).
Causale: “EMERGENZA UCRAINA”