Voci dal territorio – Che storia c’è? Racconti e parole all’Emporio “Il Tione”
Per la rubrica “Voci dal territorio” abbiamo chiacchierato con i volontari che hanno organizzato i laboratori di lettura “Insieme per leggere” all’Emporio di Villafranca di Verona e con alcuni dei bambini che hanno partecipato.
Ciao, come ti chiami e di cosa ti occupi?
Mi chiamo Andrea, sono un insegnante di lettere e sono volontario all’Emporio il Tione di Villafranca da settembre 2020.
Cosa ti aspettavi dal laboratorio di lettura e cosa hai trovato? Com’è andata secondo te?
All’inizio pensavo ad un momento più tranquillo, di riflessione. Ovviamente i bambini ti stupiscono sempre e va bene così, le aspettative sono cambiate nel corso del laboratorio.
Rifaresti questo laboratorio?
Sì, sì assolutamente.
Cos’è per te la lettura?
Per me leggere è riflettere e immaginare, quindi una dimensione razionale e spirituale, ma è anche un modo di dare senso, sognare e vedere il futuro, il proprio futuro.
Secondo te da quali necessità e da quali bisogni del territorio è nata l’idea di questo laboratorio?
L’obiettivo iniziale era quello di conoscere meglio le famiglie che vengono all’Emporio e offrire ai bambini che non frequentano i centri estivi l’opportunità di incontrarsi nel periodo estivo.
Ti chiederei di lasciarci con un’immagine, un pensiero su questa esperienza
L’immagine più bella è quella dei bambini durante le letture: seduti in cerchio intorno al libro mentre ascoltavano i racconti e ne parlavamo insieme.
C’è stata una situazione che ti è ha particolarmente colpito durante il laboratorio? Magari anche delle frasi che sono state dette dai bambini?
Il fatto che i bambini fossero felici di tornare agli incontri. Mi dicevano “ci vediamo la settimana prossima”, “torniamo domani” e questo mi ha fatto molto piacere perché non è detto che ai bambini piaccia leggere durante l’estate. Il loro desiderio di partecipare è la cosa che mi è rimasta più impressa. Erano 13 e sono venuti tutti i lunedì dei mesi di luglio e agosto.
Secondo te in che modo la povertà è legata all’istruzione e alla cultura?
Bella domanda…sostenere chi è in difficoltà vuol dire dare la possibilità di avere la vita che desidera. La dignità della vita è importante e in questa dignità l’aspetto culturale è fondamentale. Per esempio, conosco ragazzi che hanno fatto periodi di prova di settimane o addirittura mesi pensando che il contratto si firmasse dopo, ma non è così e loro nemmeno lo sanno e quindi lavorano in nero per mesi, anche nella ridente Villafranca.
Voi invece come vi chiamate e di cosa vi siete occupate durante il laboratorio di lettura con i bambini?
Siamo Gabriella Elena e Barbara. Ci siamo occupate della promozione e dell’organizzazione del laboratorio e durante le letture siamo state a chiacchierare con le mamme, approfondendo la conoscenza reciproca.
Cos’è per voi il volontariato in una frase, una parola?
Elena: Allora io faccio volontariato perché vorrei restituire tutto quello che ho avuto e lo vorrei mettere a disposizione. Forse se fossi un pochino più coraggiosa, potrei fare qualcosa in più.
Barbara: Il desiderio nasce secondo me per aiutare, ma in realtà fondamentalmente ricevi tu. Perché rifletti su cose che magari a volte sfuggono, rimani sorpreso dai pensieri, dalle delicatezze degli altri.
E a voi bambini come è sembrato il laboratorio di lettura?
Riham (partecipante, 10 anni): “Questi incontri sono stati molto belli, si legge, si imparano cose nuove, mi sono divertita. Abbiamo disegnato, letto e ascoltato. Personalmente, mi è piaciuta molto la storia di Emil. Nella vita vorrei fare la dottoressa.”
Rania (partecipante, 8 anni): “A me di solito piace leggere, ma mi piace per un po’ diciamo, non troppo. Al laboratorio mi ha portato la mamma, gli incontri mi sono piaciuti! Mi è piaciuto che giochiamo, che leggiamo e che disegniamo. La lettura che mi è piaciuta di più è quella della rabbia, io per esempio mi arrabbio con mia sorella a volte, però poi facciamo la pace e sono felice.”
Farouk (8 anni): “A me è piaciuto tanto il laboratorio di lettura. Mi è piaciuto leggere insieme, stare sul tappeto in cerchio e sdraiati, colorare e disegnare. In generale, nella vita mi piace giocare a calcio e non mi piace tanto il basket!”